Nuovi importanti aggiornamenti sull'etichettatura ambientale. Riportiamo a seguire un estratto della regolamentazione e le indicazioni del CONAI.
ESTRATTO REGOLAMENTAZIONE
Il Decreto “Milleproroghe 2021” apporta importanti novità anche sul tema dell’etichettatura ambientale degli imballaggi, prevedendo la sospensione – fino al 31 dicembre 2021 – dell’obbligo di riportare sugli imballaggi destinati al consumatore finale, le indicazioni per supportare il cittadino nel corretto conferimento dell’imballaggio a fine vita (es. Raccolta differenziata + Famiglia di materiale. Verifica le disposizioni del tuo Comune). Ma lascia invece in vigore l’obbligo di apporre su tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) la codifica identificativa del materiale secondo la Decisione 129/97/CE.
COSA E’ CAMBIATO CON LA NUOVA DISPOSIZIONE CONTENUTA NEL DECRETO MILLEPROROGHE 2021?
Il decreto non ha previsto la sospensione dell’obbligo di apporre sugli imballaggi la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, in vigore dal 26 settembre 2020. Pertanto tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) devono prevedere tale codifica. Relativamente all’apposizione dei codici di identificazione del materiale sulla base della decisione 97/129/CE, l’obbligo è espressamente in capo ai produttori.
L’obbligo di apporre sugli imballaggi destinati al canale B2C le indicazioni per il corretto conferimento in raccolta differenziata, è sospeso fino al 31 dicembre 2021. Pertanto le imprese avranno un anno di tempo per adeguarsi all’obbligo e prevedere anche questa informazione sugli imballaggi destinati al consumatore finale. Per un ulteriore approfondimento vi rimandiamo all’ articolo completo del CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi
Il Gruppo ARO è già pronto a supportarvi nell'aggiornamento dei vostri prodotti, per non dover rincorrere domani gli adeguamenti normativi che saranno comunque obbligatori nel prossimo futuro.
Per ogni dubbio e domanda vi preghiamo di contattare il tutor commerciale di riferimento.
LEGGI il precedente articolo sull'ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI.